La Chiesa della Trasfigurazione del Signore

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La Chiesa della Trasfigurazione del Signore è un edificio grandioso sia all’interno che all’esterno

Data:

23 Ottobre 2024

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Descrizione

Giurdignano è famoso per essere il “Giardino Megalitico d’Italia”, ma la verità è che tra le sue particolari vie nasconde anche attrazioni turistiche dalla grande bellezza e importanza storica. Ne è un esempio la Chiesa della Trasfigurazione del Signore, sontuoso edificio religioso costruito sui resti di due strutture più antiche dedicate a San Salvatore.

La storia

La storia della bellissima Chiesa della Trasfigurazione del Signore affonda le sue radici in tempi piuttosto antichi: anche se con diverse dimensioni, esisteva già nel Cinquecento.

A partire dalla metà del XVIII secolo, tuttavia, in paese si avvertì l’esigenza di sostituire tale struttura con una nuova parrocchiale più grande. Fu così che, il 4 settembre del 1756, venne posta la prima pietra da parte del muratore Martino Carluccio a poca distanza dal precedente luogo di culto.

I lavori di costruzione terminarono nel 1759, mentra la chiesa venne consacrata nel 1763.

Dove si trova e cosa vedere

L’imponente Chiesa della Trasfigurazione del Signore sorge nell'altrettanto affascinante Piazza Municipio, e si presenta con una facciata a capanna in pietra leccese rivolta a occidente e suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi scanditi da quattro lesene.

Il bellissimo portale d'ingresso è sormontato da tre simulacri, mentre ai lati sono presenti due nicchie contenenti le statue dei Santi Ambrogio e Agostino. Notevole è anche la parte superiore, caratterizzata da una finestra e da un coronamento mistilineo.

A svettare nei cieli è un campanile a base quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora a tutto sesto affiancata da lesene.

Non è di certo meno interessante l’interno, che si mostra agli occhi del visitatore con un'unica navata, sulla quale si affacciano i bracci del transetto e le cappelle laterali. Decisamente notevole è anche il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, che è la culla dell'altare maggiore ed è chiuso da un'abside quadrangolare.

Infine la varie opere di pregio che qui sono conservate, come per esempio la pala con soggetto la Madonna del Rosario, realizzata molto probabilmente da Gian Domenico Catalano, la tela raffigurante l'Immacolata Concezione di Oronzo Tiso, e il dipinto di Sant'Antonio da Padova che è frutto del lavoro di Saverio Lillo.

Ultimo aggiornamento: 23/10/2024, 13:28

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