Descrizione
L'attuale edificio fu costruito fra il 1756 e il 1763 e fu intitolato inizialmente a san Rocco il quale, secondo i racconti popolari, salvò Giurdignano dalla peste del XVII secolo.
Presenta una sobria facciata, divisa in due ordini da un'aggettante trabeazione. Il primo ordine, spartito in tre zone da lesene, è caratterizzato da un portale d'ingresso sormontato da tre statue, e da due nicchie laterali contenenti le statue di sant'Ambrogio e di sant'Agostino. Il secondo ordine presenta una finestra centrale e termina con un frontone curvilineo.
L'interno, a croce latina con una sola navata, si distingue per l'esuberanza barocca degli stucchi e degli arredi. Nelle brevi cappelle della navata e nel transetto sono custoditi pregevoli altari e statue in cartapesta e in legno. Nell'area absidale, delimitata da una balaustra, è ospitato l'altare maggiore in pietra leccese finemente scolpito. Consistente è la quadreria conservata. Le tele più importanti sono quelle raffiguranti la Madonna del Rosario attribuita a Giandomenico Catalano, l'Immacolata Concezione di Oronzo Tiso e il sant'Antonio da Padova del pittore ruffanese Saverio Lillo.